Fitodepurazione del percolato da discarica - Cornia
Impianto di fitodepurazione del percolato da discarica, Cornia (SI)
La maggior parte delle attività produttive contribuisce all’inquinamento dei suoli e dell’acqua, oltre che dell’atmosfera. Le piante sono una risorsa straordinaria per contrastare questo fenomeno, e offrire delle opportunità di risanamento ambientale. Assieme ai microorganismi associati, le piante sono in grado di ridurre, assorbire o rimuovere i composti e gli elementi inquinanti dall’aria, dall’acqua e dal suolo. La fitodepurazione è una tecnica di decontaminazione che si basa sulle naturali capacità depurative degli organismi vegetali. In collaborazione con il LINV – Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, Pnat testa le potenzialità delle piante ed elabora soluzioni tecnologiche adeguate ad ogni contesto.
Con SEI Toscana – Servizi ecologici integrati e LINV, Pnat ha avviato un progetto di fitodepurazione della durata di tre anni nella discarica dismessa di Cornia (SI). L’intervento comporta la messa a dimora di pioppi e salici al fine di operare una depurazione del percolato, un residuo liquido altamente tossico che si forma nelle discariche per fenomeni di infiltrazione di acqua, per l’umidità contenuta nei rifiuti e per le reazioni biochimiche che si verificano. La prassi prevede solitamente la rimozione del percolato con la raccolta e lo stoccaggio, operazioni che allontanano temporaneamente il problema senza risolverlo. L’adozione di una strategia basata sulle piante e completamente rinnovabile offre l’opportunità di intervenire in maniera concreta e definitiva sul problema della gestione del percolato, risparmiando al contempo energia e costi.