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PNAT e Stefano Mancuso sono tra i promotori dell’appello per l’inserimento delle #NatureBasedSolutions nel DL Maggio
Con il Sindaco Matteo Biffoni, l’Assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, l’architetto Stefano Boeri e il neurobiologo Stefano Mancuso, Comune di Prato e il gruppo di progettazione Prato Urban Jungle lanciano un appello al Governo e al Parlamento: inseriamo nel DL Maggio le Nature Based Solutions nella platea delle opere da considerare nell’ecobonus 2020 e quindi detraibili.
L’iniziativa del Governo di portare le detrazioni fiscali al 110% rappresenta un’innovazione fondamentale e può determinare un rilancio senza precedenti per il settore edile. Le risorse daranno una risposta concreta alla necessità di migliorare sismicamente ed energeticamente il patrimonio edilizio esistente nazionale.
A Prato, con il progetto Prato Urban Jungle, finanziato con il programma europeo Urban Innovative Actions, si stanno sperimentando le modalità per introdurre negli edifici esistenti delle città europee le Nature Based Solutions come azioni per migliorare la qualità ambientale e la resilienza urbana. Prato Urban Jungle propone di invadere le città e gli edifici con la natura: un nuovo paradigma in cui viene posta al centro di tutte le strategie delle politiche urbane la salute umana e l’ambiente che lo circonda, da sempre un binomio indissolubile e relazione biunivoca necessaria e indispensabile per la sopravvivenza di entrambi”.
Le Nature Based Solutions introducono un principio fondamentale, ovvero quello di affiancare alle soluzioni di mitigazione degli effetti dell’emergenza climatica e di riduzione degli inquinanti, le tecniche per rendere gli edifici e gli spazi urbani attivi rispetto ai temi ambientali aumentando le capacità di assorbimento di inquinanti, l’intercettazione di CO2, il risparmio energetico, il miglioramento delle condizioni ambientali interne degli edifici, la qualità dell’aria indoor e outdoor, la riduzione delle isole di calore e dei fenomeni di ruscellamento.
La crisi che stiamo vivendo dimostra l’interrelazione inequivocabile tra la salute umana e le condizioni ecosistemiche del pianeta: la necessità di intervenire in una scala globale, non ultimo, l’interdipendenza e la rapidità della diffusione del Covid 19 ha mostrato ancora di più la fragilità dei nostri ecosistemi ad affrontare questa crisi, mettendo ancora di più centrale e cruciale, la risposta univoca e urgente che dobbiamo dare per affrontare l’emergenza climatica e la crisi sanitaria.
Le aree urbane sono le principali responsabili dell’emergenza climatica in corso, rafforzare le azioni di mitigazione con l’adozione delle Nature Based Solutions riduce la vulnerabilità e migliora la resilienza delle nostre città e dei nostri cittadini.
Le città devono essere guidate da una vision basata su di un radicale cambio di paradigma delle politiche urbane che metta al centro la salute umana: pianificazione sanitaria, urbanistica, ambientale, della mobilità e smart city devono diventare un’unica strategia radicale e lungimirante per la costruzione di città più resilienti e più sane.
Risulta quindi importante inserire anche queste tecniche tra quelle detraibili per fare dell’Italia il più grande laboratorio al mondo sulle Nature Based Solutions applicate agli edifici e andare nella direzione di promuovere città che mettano al centro la salute dei cittadini.
L’appello è promosso dal Comune di Prato e dal gruppo di lavoro del progetto #PratoUrbanJungle e si può leggere al link https://bit.ly/3ci9Ln0